– Giorgio, vai a prendere le gemme per la Seicento del ragioniere! –
Non sono un garzone, io!
A voce bassa, ma le gemme della Seicento le stanno ancora aspettando.
E Giorgio va in un'altra officina. Poi in un'altra e un'altra ancora.
Sempre più bravo e svelto. Ormai lo cercano loro. A diciassette anni lo trattano già con rispetto. Tranne qualcuno, che non ha capito nulla, e lui non ci torna più.
Arriva la chiamata dalla concessionaria Lancia, la più vecchia in città.
C'è da riparare la 2000 berlina di un anziano direttore di banca, vecchio cliente esigente e pignolo. Da non scontentare. Brutto incidente.
Tutto il frontale è da rifare. Un grugno pesto e irriconoscibile.
Giorgio ci lavora lesto e preciso. Prima che la macchina venga riverniciata capita sul posto un ispettore della casa madre.
Chiede al capofficina chi abbia fatto il lavoro di lamieratura, mentre con lo sguardo, sorvolata la testa di Giorgio, cerca intorno, tra gli operai più anziani.
– Sono io. –
– A Torino devono rinnovare la squadra dei modellisti, al reparto prototipi.
Cercano giovani capaci. Se vieni a trovarmi in fabbrica, ti presento io. –
– Non posso, ho la fidanzata qui. –
Non è vero. Però dovrà esserlo presto. A tutti i costi. Sofia ha gli occhi più belli di tutte. Complimenti lo stesso e stretta di mano. Evidentemente in continente sono meno avari a farti i complimenti, porca miseria!