E fin qui si è parlato solo di lamiere.
Ma le automobili da restaurare vanno prima smontate ordinatamente, riportate al metallo vivo col metodo di volta in volta più idoneo e isolate.
Dopo la ricostruzione vanno isolate nuovamente, trattate, verniciate, lucidate e rimontate come dei puzzle tridimensionali molto, molto complessi.
Ammesso che in officina siano arrivate complete. Altrimenti bisogna anche reperire i ricambi. O ricostruire daccapo anche loro.
Legno, plastica, stoffa, pelle, metallo: non fa differenza.
Per fare questo occorre conoscere molto bene i modelli delle automobili.
Le loro serie diverse, le loro piccole, ma importanti, varianti. Bisogna averle sempre osservate. E occorre anche documentarsi. Sulle riviste, sui libri, negli archivi.
Si deve dialogare coi proprietari e giungere insieme al risultato finale.
Insomma bisogna amare le automobili fino in fondo.
E quando queste arrivano in officina devastate dalla ruggine, pestate, incomplete o modificate malamente, bisogna amarle ancora di più.
Non è un lavoro per tutti, in conclusione.
Per questo quando un bravo restauratore affronta la riparazione di una vettura moderna, anche gravemente danneggiata, fa poco più che una passeggiata.